giovedì 13 gennaio 2011

Tosse, l’incubo delle mamme. Come si cura?

La tosse nei bambini, come si cura? Domanda da un milione di dollari alla quale ogni mamma risponde a modo proprio, in base alla personale esperienza e alle proprie idee.
Personalmente l’anno scorso nano ha avuto la tosse per tutto l'inverno. Da quando ha iniziato ad andare al nido fino a quando non è arrivata la primavera e ogni volta che andavo dal pediatra chiedendo cosa potevo fare per questa tosse, lui mi rispondeva che dovevo avere pazienza e prima o poi sarebbe passata:
“arriverà il tepore primaverile e asciugherà tutto il catarro”.

Può sembrare una teoria facilona, ma si è rivelata concreta e quest’anno, al secondo anno di nido, si va alla grande. Poca tosse e quando c’è è talmente stizzosa e faringea che la curo con una supposta di mucolitico e tanta fisiologica.


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Attenzione ai mucolitici, però. L’AIFA li ha vietati sui bambini con meno di due anni. Sciolgono il catarro, ma i bambini non sanno cacciarlo fuori né con la tosse né dal naso, quindi si accumula nelle vie respiratorie e causa una ostruzione ancora peggiore. Effettivamente l’anno scorso il mio pediatra mi ha negato i mucolitici esattamente per queste ragioni: “il bambino non si soffia il naso e non saprebbe come espellere il muco”, mi ha spiegato. Eppure qualche amica mi aveva consigliato mucolitici orali e rettali perché prescritti dai loro pediatri.

Ma cos’è la tosse e come si cura? Innanzitutto la tosse è un meccanismo di difesa. L’organismo cerca di espellere un oggetto estraneo attraverso la tosse quindi se il bambino tossisce e non è raffreddato accertiamoci prima di tutto che non abbia ingerito qualcosa e non affrettiamoci a far passare la tosse che è, invece, un sintomo importante per capire cosa sta accadendo.

Se la tosse è provocata da una malattia da raffreddamento allora si può tentare di alleviare il fastidio perché una cosa è certa:
la tosse non fa dormire, non fa mangiare, non fa giocare. 

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Come alleviare la tosse nei bambini?

Ecco la mia esperienza di mamma:

- sistemare un cuscino sotto al materasso, così dorme con il busto un po’ più eretto e respira meglio;

- aerare la stanza e non far salire la temperatura oltre i 20 gradi: se solo provassimo ad abbassare la temperatura ci accorgeremmo di quanto i piccoli respirino meglio;

- umidificare l’ambiente con delle ciotoline piene d’acqua sui caloriferi o con delle spugne bagnate, mai usare aromi e gocce balsamiche perché possono peggiorare la respirazione;

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- liberare il nasino con la soluzione fisiologica prima di andare a nanna e prima di mangiare;

- se è raffreddato instillare qualche goccina di argento proteinato o di acqua termale che libera il naso;

- farlo bere perchè i liquidi aiutano a sciogliere il catarro: tanta tanta acqua, succhi di frutta e latte caldo;

- un cucchiaino di miele sciolto nel latte:il miele è portentoso secondo me (ma non scopro l’acqua calda) addolcisce la gola infiammata, scioglie il catarro e rafforza le difese immunitarie;

- fare l'aerosol, con sole gocce di fisiologica o con qualche prodotto farmaceutico che deve essere assolutamente prescritto dal pediatra;


- andare al mare se si può: l’aria che si respira vicino al mare è come un aerosol naturale, ricco di iodio e ogni volta che ci andiamo il mio nano libera catarro dal naso e la notte respira meglio;

- avere pazienza: la tosse acuta può passare in capo a qualche giorno, ma se dura da una settimana è importante segnalarlo al pediatra;

- se il piccolo è al primo anno di nido metterci una pietra sopra e aspettare fiduciose la primavera che verrà!

1 commento:

Anonimo ha detto...

pazienza, stanta pazienza. ecco come si cura