Per sensibilizzare i politici e le istituzioni è stata lanciata una campagna "Ricordiamoci dell'infanzia". Un'azione urgente, motivata anche dal fatto che sembra che gli adulti si siano dimenticati dei bambini e delle loro necessità. "Altrimenti - scrive Save the children - il nostro Paese sarebbe già corso ai ripari di fronte ai dati drammatici che ci posizionano ai primi posti della classifica europea sul rischio povertà minorile, e alla loro escalation negli anni".
La percentuale di bambini a rischio povertà è tra le più alte d'Europa: lo è il 22,6% dei bambini e uno su 3 se si guarda ai piccoli con un solo genitore e i figli delle giovani coppie dove il rischio colpisce un minore su 2.
Colpisce il dato relativo ai figli di genitori under 35, magari con un solo genitore che lavora con un contratto precario: in questa fascia i bambini a rischio sono il 47,8%, un dato salito del 10% negli ultimi 15 anni. Nel sud e nelle isole il picco più alto: 40% dei bambini a rishcio nel Sud e il 44,7% nelle isole.
Per combattere il fenomeno cosa si fa? Poco o niente, denuncia Save The Children. L`Italia si colloca, infatti, agli ultimi posti in Europa per finanziamenti a favore delle famiglie, infanzia e maternità: 1,3% del Pil contro 2,2% della media europea. Leggendo questi dati c'è forse da stupirsi se molte coppie rimandano o addirittura rinunciano ad avere un figlio?
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