mercoledì 22 settembre 2010

Mantenere unita la coppia dopo l'arrivo di un bambino



Salvare la coppia dall’uragano/bambino? A volte sembra essere davvero un’impresa difficile. I neonati piangono, non dormono, pretendono, catalizzano coccole, attenzione e amore. Un urgano che si abbatte sulla coppia che spesso arriva alla nascita impreparata e spesso carica di aspettative e certezze che poi si rivelano inconsistenti.

I dati rivelano che una coppia su tre entra in crisi dopo l’arrivo del primo figlio. Spesso sento ripetere da futuri genitori in trepidante attesa che “non cambierà niente”, che “sarà il bambino ad adattarsi e non noi a lui” e giù altre frasi del genere.
Lo dicevo anche io. Oggi so che è un errore crearsi aspettative così enormi. Perché non è vero che non cambia niente: cambia tutto. non è vero che si adatterà lui alla tua vita: sarà la coppia a doversi adattare ai ritmi di vita di un neonato. Ritmi di vita basilari - nanna, pappa, cacca, coccole - ma che nella loro apparente banalità richiedono a una coppia che prima usciva, non tornava, non mangiava, faceva le ore piccole e sesso o un film sul divano quando voleva, di darsi una regolata, di fissare delle regole. In altre parole di adattarsi alle necessità basilari ma non rinviabili di un neonato. Pena un bambino isterico, piangente, arrabbiato. E allora sì che si va in crisi. E non solo di coppia.

Insomma, agli amici che scoprono di aspettare un bambino e che dicono che tanto nulla cambierà dico di non farsi illusioni e che essere consapevoli che ciò che sta accadendo è un cambiamento epocale, per i singoli e per la coppia, aiuta ad affrontare l’arrivo di un bambino con la giusta dose di lucidità e maturità. Con ciò non dico che bisogna annullarsi come coppia o come persone, ma certamente è bene caricarsi di pazienza, saggezza zen, flessibilità e buonumore per affrontare la sfida del diventare famiglia.

Leggo sulla BBC qualche consiglio per mantenere unita la coppia.
Comunicare è la chiave per superare la fase difficile: parlarsi, progettare, organizzarsi, manifestare sentimenti e difficoltà, consolarsi e sostenersi a vicenda.
Ma anche: passare del tempo insieme, anche se non è come prima, anche se sembra poco e sembra rubato. E’ tempo prezioso e va trovato (e goduto) assolutamente.
Fare piccoli progetti per la famiglia e organizzare uscite e programmi da fare insieme.
Condividere sogni e speranze.
Chiedere ciò di cui si ha bisogno: smettiamola (soprattutto noi donne) di pensare che il nostro compagno debba saperci leggere nella mente e anticipare i nostri bisogni. Chiediamo senza farci tanti problemi.
Parlare di soldi insieme e ipotizzare un budget familiare nuovo.
Trovare occasione per ridere insieme.
Mi sembrano tutti consigli efficaci. Aggiungerei: non mollare e ricordare che i primi tempi possono essere difficili ma passeranno. Bisogna allenarsi a diventare genitori e dare tempo alla coppia di riassestarsi su nuovi equilibri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

interessante post...e interessante tema
barbara