lunedì 3 gennaio 2011

Mangiar bene risparmiando: qualche consiglio



Un ottimo proposito per il nuovo anno? Provare a risparmiare apportando qualche cambiamento nella dieta familiare. Tempo fa ho letto un libro della scrittrice indiana Anita Desai, intitolato “Digiunare, divorare”, dove le abitudini alimentari indiane e quelle statunitensi venivano messe a paragone in un corto circuito fatto di pranzi speziati preparati tutti insieme con pochi ingredienti e frigoriferi riempiti con una sorta di ossessione compulsiva per paura di “rimanere senza” o di non acquistare l’ultimo tipo di minestrone tra i dieci propositi nel banco frigo dei supermercati.

Non so quanto quel libro abbia influenzato le mie abitudini in materia di consumismo alimentare ma posso dire con certezza che ho smesso di andare al supermercato (e quando ci vado mi sento un po’ a disagio per la quantità enorme di prodotti, colori e prezzi) e compro solo ciò che consumo in capo a un paio di giorni. Ordino una cassetta di prodotti ortofrutticoli biologiciprovenienti da una cooperativa di coltivatori nella mia provincia e ricevo a casa tutti i prodotti della terra rigorosamente di stagione oltre che cioccolato solubile, zucchero di canna, riso, legumi e altri prodotti del mercato equo e solidale. Non cucino pranzi luculliani e in casa non c’è spazio per bevande gasate zuccherate, merendine, snack e patatine. Mio figlio non mangia questi prodotti semplicemente perché non li compriamo e non li mangiamo nemmeno noi.

Quindi, nell’ottica di questa mia scelta alimentare/consumistica, leggo con interesse i consigli che il pediatra Italo Farnetani offre ai genitori per provare a mangiare bene e risparmiare, in media, 2500 l’anno a persona facendo una spesa più consapevole.
Eccoli:
1) Non comprare troppa carne: costa e fa male alla salute. Se proprio dobbiamo, meglio consumarla non più di tre volte alla settimana;
2) Preparare le polpette, che piacciono ai bambini, sono assemblate con formaggio e uova (quindi ricche anche di calcio e altre proteine) e realizzate con carne meno costosa;
3) Restando in tema di polpette, perché non preparare anche le polpette di pesce? Non un pesce ricercato (e quindi costoso), ma semplicemente pesce azzurro, merluzzo, alici e pesce bandiera;
4) Mangiare uova anche tre volte alla settimana: costano poco, sono ricche di proteine, di vitamine, di grassi (che ai bambini servono per crescere) e possono essere preparate in tanti modi diversi;
5) Mangiare la pasta! Costa pochissimo, i bambini la adorano e non fa affatto ingrassare. L’importante è condirla con sughi semplici e poco calorici, come olio e parmigiano (anche con le verdure, aggiungo io: ogni sera un piatto di pasta con la zucca, con il cavolo, con i broccoli, con le zucchine e chi più ne ha più ne metta risolve sia il problema del “cosa metto in tavola” che quello “i bambini devono mangiare verdura tutti i giorni”);
6) Mai far mancare la frutta, ma è inutile salassarsi con le primizie o i frutti esotici: i bambini hanno gusti semplici e amano le spremute, le arance costano pochissimo e sono frutti ottimi;
7) Le merendine costano troppo e non sono molto salutari: meglio preparare una merenda in casa o acquistare un trancio di pizza o un panino dal fornaio;
8) Via libera alla pizza: un piatto completo e poco costoso che può essere consumato anche due volte alla settimana;
9) Preparare i dolci in casa permette di non essere costretti a dover rinunciare al piacere del dessert per il rischio di spendere una fortuna in pasticceria;
10) Se si ha un neonato, “si può sostituire il latte in polvere con quello intero diluito con acqua a partire dai 6 mesi: due terzi di latte e un terzo d'acqua costituiscono un alimento perfetto, che può tranquillamente sostituirsi ai prodotti ad hoc per i piccini” (ma riguardo a questo ultimo punto consiglio di seguire sempre le indicazioni del pediatra di fiducia!)

1 commento:

Anonimo ha detto...

in effetti il latte vaccino a sei mesi mi sembra davvero troppo presto!