lunedì 9 marzo 2009

La mia idea dello svezzamento: appunti sparsi di una neomamma alle prese con un'avventura entusiasmante


Svezzamento. Svezzare vuol dire “togliere un vizio”. I vizi per un essere umano di cinque o sei mesi sono veramente pochi: il latte, il seno di mamma, il biberon. Da qui si può intuire quanto l’idea di svezzare nel senso di togliere il vizio sia un approccio che contiene già in sé la scintilla del fallimento.

Non ho mai pensato che nutrirsi con il latte fosse un vizio ma solo un modo del tutto naturale per crescere (non si nutrono così tutti i cuccioli?).
Piuttosto l’ho voluta vivere sin dal primo spicchio di mela come l’entrata fantastica in un mondo di sapori ricco di soddisfazioni. In fondo siamo o non siamo il Paese delle leccornie, dei prodotti DOP, della mozzarella, dell’olio extravergine, del parmigiano, della bistecca fiorentina, della pizza e via così? Fortunati i nostri bimbi e fortunate noi che possiamo evitare di affidare l’alimentazione dei nostri piccoli a scatolette di omogeneizzati industriali.

Questo post è virtualmente diviso in due parti: in questa prima parte lascio qualche appunto sulla prima fase dello svezzamneto, in questo altro post racconto come ho concluso questa avventura.
Ribadisco che non sono un medico e che ogni mamma deve seguire il suo istinto e i consigli del pediatra. Questo testo può essere utile solo per avere le idee più chiare in fatto di brodini e dintorni e rappresenta la mia personale esperienza sull’argomento.

Diciamo subito che l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita; pertanto prima di quella data sarebbe preferibile nutrire il bebé col solo latte di mamma.
Alcuni pediatri consigliano di dare la frutta intorno al quarto mese, principalmente per due motivi: per aiutare il bambino nel suo primo approccio con il cucchiaino e per abituarlo lentamente a un gusto diverso da quello del latte. Ad ogni modo ogni pediatra ha una sua idea e ogni bambino ha le sue esigenze: un piccolo che cresce pochino può essere svezzato un po’ prima, uno che arriva a otto chili a cinque mesi col solo latte di mamma decisamente non ha bisogno d’altro.
Per quanto riguarda il cucchiaino io ho iniziato ad abituare Roberto sin dal primo mese: gli davo le goccine di vitamine con un normale cucchiaino di plastica della Fisher Price e quando abbiamo iniziato con la pappa l’ho semplicemente sostituito con uno in silicone, un po’ più morbido. Oggi mangia tranquillamente con entrambi i tipi.

Ho voluto sin da subito che quello della pappa fosse un momento in cui ci raccontavamo delle cose senza allestire teatrini e spettacoli pirotecnici pur di fargli ingurgitare un boccone. Quindi mai scenette comiche, piuttosto gli raccontavo una storia o ciò che avevo fatto nella giornata e gli ho dato da subito il suo cucchiaino (vuoto!) così sentiva di avere in mano la situazione e di poter mangiare da solo.

Il mio slogan per lo svezzamento è soprattutto “non abbiamo fretta”. Lo stomaco e l’intestino di un neonato non sono maturi prima del quinto mese e il piccolo non sviluppa la capacità di deglutizione prima del quarto mese, né è in grado di mantenere dritte la testa e la schiena da solo pertanto non ho avuto fretta e ho iniziato, come spesso capita, con la frutta.
Frutta di stagione e altamente digeribile: mela e pera al quarto mese, banana e un po’ di succo di arancia dal quinto mese. Offerta lontano dalle poppate e non in sostituzione di nessuna di esse.
Frutta fresca, bella tonda e senza ammaccature, sbucciata e tagliata a pezzetti l’ho frullata a crudo e lui ne è sempre andato ghiotto sin dal primo giorno. Tutti i bambini dovrebbero introdurre gli alimenti potenzialmente allergenici con cautela e uno alla volta per verificare l’eventuale reazione allergica; a maggior ragione Roberto che è potenzialmente allergico (io lo sono al mondo intero) è andato con calma e ha ricevuto un alimento alla volta.

Al quinto mese abbiamo iniziato con la prima pappa: ho scelto di dargliela la sera, intorno alle 18.30, perché lavoro e a mezzogiorno non ci sono. Si inizia con un brodo vegetale fatto con:
un litro d’acqua,
mezza zucchina,
una carota piccola bella fresca con il ciuffo verde,
una patata.
Cuoce per un’oretta finché metà dell’acqua non è evaporata. Si filtra e per i primi giorni si usa solo il liquido.
A 150-180 grammi di questo brodino si aggiungono due/tre cucchiai di crema di riso o di crema di mais e tapioca (la crema di riso è migliore per il primo approccio perché è più dolce anche se non è adatta ai bambini stitici) a seconda che il bebé gradisca la pappa più liquida o più densa - Roberto ha sempre voluto una specie di purea, tipo, appunto, la frutta frullata – un cucchiaino di parmigiano reggiano stagionato, uno di olio extravergine e a scelta mezzo liofilizzato di carni bianche (agnello, pollo, tacchino, coniglio) o mezzo omogeneizzato di formaggino.

Una parola in più sul famigerato brodino che rischia di diventare un incubo per le mamme alla prova del cuoco. Il brodino non è una prescrizione del medico. E’ un comodo liquido, ricco di sostanze nutritive, in cui sciogliere le farine e le proteine ma può essere sostituito dal liquido di cottura delle verdure a vapore, ad esempio. Quindi, per il primo mese passi sempre la stessa pappa e lo stesso brodino, ma poi sbizzarritevi con ricettine e minestrine. Io uso il CuociPappa Brevi dove gli alimenti vengono cotti al vapore e poi frullati nel loro stesso liquido per ottenere un sanissimo e rapido omogeneizzato casalingo.

A questo proposito mi vengono in mente dei pensieri sull’organizzazione della perfetta mamma/spezzatrice/lavoratrice:
io ho ben due nonne a disposizione per cui il brodino lo prepara fresco chi si trovava a casa, ma quando devo organizzarmi preparo un bel pentolone di brodo con qualche verdura in più. Frullo tutta la verdura senza la patata, che sembra rilasci nitrati durante la conservazione, e metto in freezer in mini-contenitori singoli così da poter avere a disposizione brodo e verdure ogni volta che mi serve.

Tornando a noi. Il primo giorno Roberto non ha gradito molto e ha mangiato solo qualche cucchiaino. Il giorno successivo ho fatto marcia indietro: niente liofilizzato – che ha un sapore molto particolare – niente olio né parmigiano: solo brodo e crema un po’ più densa. Quando ha mostrato di gradire ho aggiunto l’olio e il parmigiano e il giorno dopo anche l’omo di formaggino. Dopo tre giorni ho sostituito il formaggino con il liofilizzato.
Dopo due settimane ho aggiunto al brodo un po’ di verdura a foglia verde (spinaci, bietola o lattuga) e ho frullato tutti gli ortaggi aggiungendone due cucchiai alla pappa.
Al termine del quinto mese la pappa di Roberto consisteva in circa 180 grammi di brodo, con 30 grammi di crema di riso o di mais e tapioca, 10 grammi di olio, un cucchiaino di parmigiano, 20 grammi di formaggino o liofilizzato. Attenzione: niente sale e niente zucchero.
La frutta è passata da uno spuntino alla conclusione della cena, a volte mischiata (un po’ di mela e un po’ di pera, mela-banana- mela e succo di arancia).

Dal sesto mese si può introdurre il glutine e altre verdure, sempre di stagione. E si parte con la seconda pappa.
Una parola in più sul glutine: si tende a non introdurlo prima del sesto mese, ma una volta raggiunto questo periodo è bene introdurlo. Recenti studi hanno, infatti, dimostrato che la celiachia è una malattia genetica, quindi un bambino celiaco lo è sin dalla nascita e non lo diventa assumendo il glutine prima o dopo. Anzi, se è celiaco prima si manifestano i sintomi e prima potrà essere trattato adeguatamente.

Le difficoltà più grandi che si possono incontrare in queste prime fasi dello svezzamento riguardano non solo il passaggio da un sapore più dolce e conosciuto (quello del latte) all’altro più sapido, ma anche il doversi nutrire con il cucchiaino. Bere il latte tutto di un fiato garantisce una immediata sensazione di sazietà e godimento, aspettare tra un cucchiaino e l’altro può essere davvero difficile. Pazienza e qualche astuzia nel giocare di anticipo (magari non aspettiamo che il piccolo abbia una fame da lupo ma precediamolo, così mangerà più serenamente) possono rivelarsi molto utili.

Per quanto riguarda le quantità non esiste una regola precisa: alcuni pediatri ti indicano due cucchiai rasi di cereali, altri tre, la confezione di crema di riso ne consiglia quattro. Ma al piccolo magari non sono sufficienti. Insomma ognuno dice la sua e la verità è che non esiste una regola. L’unica regola da tenere sempre a mente è che i bambini non si lasciano morire di fame, se hanno fame lo chiedono a gran voce, se sono sazi smettono di mangiare e possono essere stati sufficienti anche solo due cucchiai di crema di riso.
Leggevo che generalmente un bambino nel secondo semestre di vita deve assumere circa 800 calorie al giorno, ma anche questo è un dato variabile e dipende da bambino a bambino. Uno è più mingherlino e uno un po’ più in carne, uno è nervoso e brucia più calorie rispetto a un altro serafico e dormiglione. La regola è sempre la stessa: affidarsi ai consigli del pediatra e al proprio istinto di mamma.

A sette mesi questo è lo schema dei pasti di Roberto:

colazione: 240 grammi di Latte artificiale e un biscottino primi mesi
alle 13.30 Pranzo: 30 gr di pastina (due cucchiai rasi), due cucchiai di passato, brodo vegetale o di carne quanto basta, carne (40 gr. Cotta a vapore e frullata o cotta nel bordo: pollo o filetto di vitello), un cucchiaino di olio extravergine. Un frutto.
Ore 18.00 Cena: tre cucchiai di farine (semolino o crema multi cereali) con un cucchiaino di olio, passato di verdure o verdure cotte a vapore (zucchine o carote) e latticini (formaggino omogeneizzato o 30 gr. stracchino Nonno Nanni, che non contiene sale e conservanti, o 40 gr. di ricotta di cestino o una spruzzata di parmigiano).
Ore 23: 250 gr di latte.

Una volta alla settimana sostituisco la carne con i legumi (pastina con lenticchie o con fagioli).

Il prossimo mese inserirò anche prosciutto cotto, uovo e pomodoro quindi mi preparo a postare un secondo capitolo per riepilogare la frase conclusiva dello svezzamento, così come mi interessa molto l’autosvezzamento e mi documenterò per scrivere qualcosa.

Di seguito qualche link utile che mi ha aiutato a raccapezzarmi nella fase pre-svezzamento:

Silvia che ha sciolto molti miei dubbi quando ero presa dallo studio di tutto ciò che riguardasse lo svezzamento prima ancora di riempire il primo cucchiaino:
http://mammaimperfetta.iobloggo.com/archive.php?eid=109

Barbara ha seguito la scia e ha raccontato la sua esperienza proponendo degli utili schemi di svezzamento: http://www.mammafelice.it/2008/09/14/schemi-di-svezzamento/

Grazie al gruppo di Noi Mamme ho trovato molto utili le risposte date dall’esperto a domande tipiche della mamma in preda all’ansia da svezzamento oltre che le dispense sullo svezzamento
http://www.noimamme.it/Dispense-di-pediatria/Lo-svezzamento.html

E non posso non segnalare questo bel sito di Miralda che offre qualche spunto per cucinare gustose pappe diverse dal solito brodino http://www.ilcucchiainodialice.it/

12 commenti:

Anonimo ha detto...

MITICA
grazie mille davvero, sono in trip da pappe e brodini.
ciao Elisa

Anonimo ha detto...

caspita bello questo network di mamme. rubacchio ideuzze qua e là :)
chiara

Anonimo ha detto...

ciao, il mio piccolo non ama la pappa brodosa ma il pediatra dice che deve per forza bere 200 gr di brodo. come fai tu?

rodonea ha detto...

Carissima,
Io sto "autosvezzando" il mio piccolino. E' una sorta di avvicinamento graduale ai cibi a richiesta del bambino. Riassumo: fino ai sei mesi solo latte (tetta o formulato) e poi... tutto ciò che il bambino sbracciandosi mostra di voler assaggiare. Il mio bimbo ha sette mesi e mangia quello che mangiamo noi, debitamente superfrullato. Ipotesi essenziale è che i genitori abbiamo una dieta sana... Lo scopo è di mettere subito il bambino a tavola con i grandi. Lo so, la famiglia del mulino bianco non esiste e sedersi a tavola tutti insieme è dura... ma almeno al week end si fa... e ti assicuro che la pasta asciutta triturata è supergradita!!
Ti consiglio un libro con tutti i dettagli "Io mi svezzo da solo" di Lucio Piermarini. E naturalmente sono a disposizione per tutte le domande e le perplessità!
Ah, niente cibo industrializzato! Noi non mangeremmo mai un liofilizzato perchè darlo a quei poveretti! Serve solo in caso di gravi carenze.
Bacioni

Anonimo ha detto...

mi sono ritrovata nelle varie fasi, brava!!

Anonimo ha detto...

@anonima: io non ho mai dosato precisamente il brodo. Lo uso solo per allungare la pappa e darle la giusta densità. Integro i liquidi facendogli bere l'acqua. ti dirò: 200 grammi di acqua mi hanno dato una pappa esageratamente liquida e per farla densa come piace a lui avrei dovuto metterci cucchiaiate a volontà di farine...

@rodonea: grazie per le info! Sapevo di questo libro e lo leggerò senz'altro perchè l'argomento mi affascina moltissimo. Ti dirò: da un lato il bimbo è potenzialmente allergico quindi ho deciso di andarci piano con l'introduzione degli alimenti dall'altro l'idea di favorire uno svezzamento naturale e fisiologico mi piacerebbe molto. Magari se ti va mi dai qualche info in più per preparare un post sull'argomento.
ps Il lio fa schifo...infatti è stato subito sostituito con la carne fresca!

@Bstevens: ciao streghetta!! Il tuo blog è una lettura quotidiana imperdibile. Grazie per il complimento!

Rossana ha detto...

Complimenti per il tuo blog.
Ti ho inserita anch'io nei preferiti.
A presto! :)

Anonimo ha detto...

Ciao Rossana io adoro i tuoi post figuriamoci! grazie

Anonimo ha detto...

ciao posso chiederti come cucini i legumi e quanti ne metti?
grazie valeria

Anonimo ha detto...

ciao valeria, metto un cucchiaio in sola acqua e cuocio. poi o li passo nel passino per togliere le bucce o uso direttamente i
le lenticchie decorticate.

Anonimo ha detto...

scusami volevo sapere se tu prepari anche il brodo di carne oppure no. E se si quali tipi?

Anonimo ha detto...

@anonimo: si ho preparato il brodo di carne dopo un mesetto dall'introduzione della seconda pappa (a sette mesi quindi). Carne di pollo o un pezzetto di muscolo. aggiugno anche le verdure e frullo carne e verdure insieme.