sabato 21 marzo 2009

Prima e Oggi



Prima ho fatto una dozzina di viaggi transoceanici e non tornavo prima di tre settimane.
Prima andavo a cena fuori con le mie amiche e non guardavo l’orologio.
Con mio marito andavamo al cinema due volte alla settimana, ed eravamo iscritti al cineforum. Uscivamo la mattina appena pronti e passavamo la giornata a zonzo fino a notte inoltrata. Prima.
Leggevo almeno quattro libri al mese e mi divertito a lavorare con Photoshop sulle foto che avevo scattato per tutto il giorno.
Prima andavo in piscina tre volte alla settimana. Prima ogni mattina andavo a lavoro e non avevo orari di rientro.
Prima un appuntamento di lavoro mi metteva ansia e magari non mi faceva dormire la notte.
Prima nè mia madre né mia suocera potevano lavare un piatto in casa mia perché sarebbe stata una insopportabile ingerenza. Prima mio marito rifaceva il letto e io lo sistemavo meglio perché le lenzuola non erano tirate proprio bene.

Oggi programmo un volata medio raggio per far sgambettare su una spiaggia un pupo di dodici mesi e regalarmi lo stesso l’avventura di un viaggio. Oggi vado al cinema un paio di volte al mese ma scelgo i film che davvero voglio vedere. Oggi lascio volentieri che qualcuno mi lavi due piatti (e se non si offre glielo chiedo) per avere il tempo di aggiornare il mio blog.
Invito le mie amiche a casa ogni settimana e ordiniamo una pizza. Non guardo l’orologio perchè a mezzanotte spaccata mio figlio reclamerà il suo latte notturno.
Oggi ho una pila di libri non letti sul comodino e appena posso vado avanti anche solo di una pagina. La piscina non mi ha visto per mesi e solo ora sono riuscita ad andarci. Tesserino: una volta alla settimana (magari a settembre andrà meglio!). Oggi se mi sveglio e c’è il sole mi prendo una giornata di ferie e vado con mio figlio e mio marito al parco.

Questo post è perché appartengo a quella schiera di neomamme – e sono tante – che sono innamorate della loro maternità ma anche di se stesse e non vogliono rinunciare alla loro parte più passionale e creativa. Che combattono. Ci provano. Esercitano l’arte del compromesso per riuscire a tenersi stretto ciò che prima le rendeva felici, gratificate. E sembra ci riescano.

Da quando è nato mio figlio nel mio organismo l’adrenalina è aumentata. Mi sento piena di forza e di energia e ho la sensazione di poter solo aggiungere non sottrarre. Nella mia vita è arrivato un preziosissimo elemento in più che non può togliere. Non deve togliere.
Piuttosto aggiunge emozioni e cambia la scala delle priorità.
Chissenefrega se la stoviglia non è lucida come l’avrei fatta io, chissene se per un po’ non mi prenoto un volo di dodici ore e tre scali, o se non posso dire la mia su tutti i film che passano al cinema.
Scelgo, seleziono e aggiungo.
Gite al parco. Colazione al bar all’alba insieme a mio marito e al mio piccolo insonne. Giochi con pupazzi e la scoperta di quanto può essere divertente un bagnetto (al termine del quale il pavimento del bagno è una palude). Coccole prima di andare a dormire. Un blog sulle mamme che mai mi sarei sognata di aprire. Libri sui neonati e sui loro segreti. E molto altro.

Non dico che sia facile o che non ci voglia una bella dose di fatica. E il contributo di un compagno degno di questo nome è indispensabile.
Ma se una mano lava l’altra, se si ha ben chiaro chi siamo e di cosa abbiamo bisogno (musica, letture, amici, scoperte …), se non ci arrendiamo forse riusciremo a non perdere lungo la strada dei pezzi di noi stesse.

Questo post è nato da queste riflessioni

Si è affinato qui

E si è fermato qui

15 commenti:

My ha detto...

cara, grazie di avermi citata e di aver chiesto il mio parere su questo tuo post!
lo condivido in pieno, parla molto di me (anzi moltissimo) ed è precisamente quello che sto vivendo anch'io.

faccio meno, ma faccio tutto cio' di cui ho bisogno.

ti abbraccio
my

Anonimo ha detto...

mi risulta davvero difficile prendere un po' di tempo per me e per quello che mi piace fare.
Però oggi sono riuscita a depilarmi, farmi la doccia, manicure e pedicure nello stesso pomeriggio!!!
:D
ho ancora da migliorare :)

Anonimo ha detto...

@ MY. grazie a te per la condivisione

@mammamanga. chi ben comincia è a metà dell'opera e un pò di coccole estetiche sono un ottimo punto di inizio.

Mammamsterdam ha detto...

lo posso dire? Ma tu sei assolutamente eroica (la piscina, diobono, non mi ci fate pensare. I film, ci ho messo degli anni a tornarci. Vabbé, ho fatto altre cose).

Però è così, diventi incredibilmente efficiente con un bambino piccolo. Quello di cui mi sto rendendo conto ora, è di come la depressione postnatale mi abbia privato, non dico dell'entusiasmo, ma proprio dell'energie fisica e mentale. facevo un mucchio di cose per dovere, ma mi trascinavo dalla panchina alla sabbiera al parco, e il meno possibile, che dover stare sempre all'erta che non mi cadessero, non picchiassero altri bambini, non scappassero mi esauriva letteralmente.

Finalmente sto ritrovando invece la forza e le energie di godermele proprio le attività con i cuccioli. Di chiedermi: ma io in questi anni dov'ero?

Certo, in questi anni ho fatto un sacco di cose che mi piacevano, o credevo mi piacessero, ho tagliato rami secchi ed ho frequentato meno gente, solo quella che mi dava energia invece di togliermela.

E se non si pratica il sano egoismo di voler bene a sé stessi e sacrificare le cose inutili alla nostra gioia e benessere, non potremo mai occuparci seriamente degli altri, dei figli.

quindi fre, sei fantastica ed un esempio per tutti noi, e continuiamo pure a trasmettere il verbo della madre felice perché serenamnte egoista, che altrimenti un sacco di gente è ancora convinta del valore del sacrificio al'altare della maternità.

Anonimo ha detto...

@ Mammamsterdam. "E se non si pratica il sano egoismo di voler bene a sé stessi e sacrificare le cose inutili alla nostra gioia e benessere, non potremo mai occuparci seriamente degli altri, dei figli" parole sante cara. e grazie per i complimenti che mi imbarazzano. piuttosto sei tu l'esempio di come si possa entrare in un tunnell buio, affrontarlo e uscirne con coraggio e amore per se stessi e per i figli.
grazie

Anacronista ha detto...

"e ho la sensazione di poter solo aggiungere non sottrarre": mi ci trovo proprio.

Anonimo ha detto...

Grazie Denise. oggi la scoperta da aggiungere sei stata tu.

Marilde ha detto...

E' proprio il non arrendersi che è importante. E' fondamentale. E se perdiamo dei pezzi poi ci mettiamo lì e li cerchiamo finché li recuperiamo. Magari qualcuno l'abbiamo smarrito per sempre, ma lo sostituiamo con altri nuovi.

Anonimo ha detto...

Marilde sono totalmente con te su questa idea di sostituire i pezzi che ci siamo perse con cose nuove, magari alla fine scopriamo che sono migliori di quelle precedenti e che ben poche cose nella vita sono insostituibili

Anonimo ha detto...

Sembrava che io dettassi e tu scrivessi -mi hai letto nel pensiero???

Anonimo ha detto...

@ anonimo. almeno il nome potevi lasciarmelo visto il bel complimento che mi hai fatto. grazie

Letizia ha detto...

Ciao, che ventata di energia emanate!! Sarebbe così importante e bello se tutti questi pensieri potessero essere condivisi con quella parte di mondo che invece ancora rema per farti sentire in colpa. Perchè, mi spiace illudervi un pò, ma mi sembra che ancora l'immagine prevalente di mamma sia quella che, citando mammamsterdam, si "deve" sacrificare all'altare della maternità. Che poi non vuole dire niente altro che proiettare sui quei poveri figli una quantità di aspettative (visto che io ho rinunciato a tutto per te, tu mi devi almeno ripagare, no?)impossibili da rispettare e che non fanno che perpetuare all'infinito questo maledetto senso di colpa...Allora mi sembra che l'emancipazione potrebbe essere proprio questo: poter scegliere cosa essere e come essere senza sentire di essere sempre in conflitto con queste parti di noi che non ci fanno sentire a posto. Grazie del post, Un abbraccio. Letizia

MammaNews ha detto...

cara Letizia tu inquadri proprio bene qual'è il nocciolo della questione: il famoso senso di colpa che ci accompagna (a noi donne) tutta la vita e che di certo ci viene dall'infanzia, da qualche antico comportamento, da qualche altro senso di colpa ereditato di generazione in generazione .. di mamme. l'idea potrebbe essere proprio questa: proviamo a sconfiggerla questa tendenza a sentirci sempre inadeguate e sempre in colpa e facciamo lo sforzo di essere noi stesse anche con i nostri figli, senza fissarci di dover corrispondere a un modello che ci arriva in eredità e che non ci corrisponde. grazie a te, un abbraccio
francesca

VereMamme ha detto...

Il post mi aveva un po' "spaventato" (io riesco a fare poche cose, soprattutto col coniuge) ma i commenti hanno tirato fuori tutto quello che rappresenta il mio "manifesto" contro i sensi di colpa!!! grazie
Flavia

Anonimo ha detto...

che bello questo post. e' vero la maternità ti stanca e a volte pensi di non farcela, ma poi improvvisamente ti sale da dentro un'energia che non credevi possibile. e torna il sorriso e la vitalità. mary