martedì 3 marzo 2009

Alla ricerca del bambino perfetto


Offresi bimbi personalizzati.
Potrebbe essere questo il cartello di benvenuto nell’ingresso del Fertility Institutes, clinica californiana dove se vuoi un bambino di sesso maschile, con gli occhi azzurri e i capelli rossi puoi averlo!
La notizia ha fatto ben presto il giro del mondo scatenando una ridda inevitabile, e per certi versi giustificata, di domande, giudizi, paure.
Ma tanto scalpore è stata una sorpresa per Jeff Steinberg, direttore della clinica di Los Angeles e autentico pioniere delle tecniche di fecondazione assistita degli anni Settanta. Steinberg ha dichiarato che in fondo la selezione eugenetica è già una realtà e che è inutile mettere la testa sotto la sabbia, tanto vale procedere su una strada già aperta.
Le tecniche utilizzate sono quelle che permettono la diagnosi genetica pre-impianto: in altre parole, ogni embrione ottenuto tramite fecondazione assistita, prima di essere effettivamente impiantato nell’utero materno, viene esaminato allo scopo di verificare se sia malato (cosa particolarmente utile per le coppie affette da malattie ereditarie o che ne sono portatrici sane) e per permettere di impiantare solo un embrione sano. Ecco, questa stessa diagnosi pre-impianto potrebbe anche essere utilizzata anche per selezionare embrioni che abbiano caratteri genetici estetici graditi ai genitori.
Da qui l’offerta della clinica di LA: genitori sognate da sempre un frugoletto di sesso maschile con precise caratteristiche fisiche in modo che ricordi almeno nei colori il caro nonno? No problem! Si può fare - ma solo se le analisi evidenziano la presenza di anomalie cromosomiche - o almeno ci proveranno. Steinberg, fa sapere, infatti, che non c’è certezza del risultato e che quindi bisogna essere preparati al fatto che i colori potrebbero essere lontanissimi da quanto si sognava.
Nonostante le polemiche e le inevitabili domande di tipo etico Steinberg si dice pronto ad andare avanti e prevede che il primo bambino “geneticamente programmato” possa venire alla luce l’anno prossimo.
Ora, al di là del fatto che l’assurda legge 40/2004 sulla fecondazione assistita vieti in Italia ogni tipo di diagnosi genetica pre-impianto sull’embrione e invece nel resto del mondo addirittura si eseguono diagnosi di tipo estetico (una sana via di mezzo sarebbe gradita…), non so cosa ne pensiate voi, ma a me la possibilità di scegliersi sesso e colori del bambino mi fa rabbrividire. Sono una appassionata sostenitrice della ricerca e della scienza, ma riesco a malapena e con parecchio fastidio a scacciare dalla mente l’assurdo pensiero che in un futuro non molto lontano i bambini si potranno scegliere su un catalogo… e ovviamente saranno tutti perfetti, belli, biondi e con gli occhi azzurri.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

veramente è un miracolo se partoriamo un bambino sano e per ognuna di noi è sempre perfetto così :)
laura

Anonimo ha detto...

ma qui si perde proprio il senso della morale. che schifo ma dove andremo a finire?

Anonimo ha detto...

@ anonime: penso che dare la possibilità di selezionare un embrione sano, soprattutto per chi è affetto da malattie congentie ereditarie, sia una possibilità da offrire alle coppie che si sottopongono a fecondazione assistita. Farsi un bambino su misura è invece un orrore di cui purtroppo si sente parlare sempre più spesso. e al di là dello scienziato folle e con manie megalomani di turno mi sembra che siano i genitori quelli da compatire. forse davvero non si rendono conto del dono che stanno per ricevere e si fissano su stupidate. con il rischio di trasmettere questa importanza data all'aspetto esteriore anche ai figli (ai quali magari potranno pure dire "sei così bello perchè ti ho scelto io")