Piccole Lolite crescono...in spiaggia

Le bambine che in spiaggia giocano a fare castelli di sabbia indossando un micro bikini mi lasciano perplessa. Prendersi la briga di coprire qualcosa che non ancora c’è ma ci sarà è una malizia tipicamente femminile che di certo non è da ascrivere alle bambine bensì alle loro madri.

Se resto perplessa di fronte a bambine che indossano bikini di pizzo a sette anni figuriamoci che cosa avrei pensato di fronte ai bikini che la catena di abbigliamento britannica Primark ha messo in vendita nei giorni scorsi. Il bikini è rosa o nero con pois e stelline e il reggiseno è imbottito.

Il pezzo all’ultima moda aveva anche un prezzo irresistibile. Solo 4 sterline per vedere tua figlia correre sulla spiaggia con un bikini a la page che ne esalta al femminilità: visto che la piccolina il seno non ce l’ha glielo faccio con un bel bikini imbottito.

Lo scopo, poi, quale sarebbe? Fatti cento bagnanti che guardano con un misto di sconcerto e derisione ce ne sarà certamente uno che invece osserva con interesse e che trova la bambina attraente.

Il bikini in vendita ha alzato un polverone in Gran Bretagna: praticamente tutti tra politici, opinionisti e portavoce delle associazioni dei genitori hanno mostrato la propria indignazione e alla fine la Primark ha ritirato il bikini e ha pure chiesto scusa.

Ma la domanda che mi sovviene a questo punto è: quanti bikini sono stati venduti nel frattempo? Il portavoce della Primark dice “pochi” e il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto a una associazione che lavora in favore dei bambini.
Insomma quante madri non hanno saputo resistere all’idea di vedere le proprie piccole Lolite sgambettare in spiaggia con un bel bikini imbottito? Chissà se queste mamme, dopo tanta polemica, nasconderanno il bikini incriminato nel cassetto oppure lo faranno sfoggiare con orgoglio dal momento che ormai è un pezzo raro…