Post tecnico sulla dermatite da pannolino. Volevo scriverlo da un po’ ma rimandavo sempre perché altri argomenti facevano a spintoni e reclamavano spingendo indietro “temi freddi” come questo.
Non si può parlare di dermatite da pannolino senza fare una breve fotografia della pelle del bambino appena nato. E’ molto fragile e delicata ed è ricoperta da uno strato chiamato vernice caveosa che è servito a proteggere la pelle per tutto il tempo che il bambino è stato immerso nel liquido amniotico.
Dopo la nascita, però, la produzione di sebo (cioè di grasso) inizia progressivamente a diminuire e ciò rende la pelle più esposta al rischio di disidratazione e secchezza. La pelle del neonato, inoltre, non ha avuto ancora il tempo di popolarsi di tutta quella flora batterica buona che abbiamo noi adulti e che in qualche modo ci protegge dall’aggressione di agenti patogeni. Per questo la pelle del neonato è più esposta al rischio di irritazioni causate da funghi e infezioni batteriche.
Cos’è la dermatite da pannolino
Tutti i bambini in età da pannolino prima o poi rischiano di dover fare conti con la dermatite da pannolino. Si tratta di un’irritazione provocata da diversi fattori: l’umidità che si crea tra la pelle e il pannolino, il contatto della pelle con sostanze irritanti contenute dell’urina (come l’ammoniaca) e nelle feci, ma anche pannolini troppo stretti e sudore sono tutti elementi che possono concorrere all’insorgenza di questo disturbo. La dermatite si presenta con eruzioni cutanee rosse e pruriginose e a volte può degenerare anche in piccole vesciche che provocando dolore.
Come curare la dermatite da pannolino?
Diciamo subito che il modo migliore per curare la dermatite è prevenirla.
In che modo? Prima di tutto pulendo accuratamente la pelle ad ogni cambio di pannolino. Se non è indispensabile è meglio lasciare da parte i detergenti, che molto spesso sono ricchi di sostanze che è meglio evitare, e usare solo acqua tiepida. Lasciare libera la pelle di respirare, inoltre, è il modo migliore per prevenire la dermatite ma anche per curarla. Se la temperatura esterna lo consente, quindi, togliamo il pannolino e permettiamo al nostro piccolo di scorazzare per la casa e giocare a pelle nuda. L’ossigeno favorirà una rapida cicatrizzazione.
Le creme ad alto contenuto di ossido di zinco svolgono una efficace azione. L’importante è che la percentuale di ossido di zinco contenuta nella crema non sia inferiore al 10% e che non si ecceda con il loro utilizzo: coprire la pelle con la crema non è un bene, anzi, è importante che la pelle respiri e che la crema venga assorbita per poter andare a fondo nell’epidermide.
Ultimo consiglio: cambiare con frequenza il pannolino. E’ ovvio che un prolungato contatto con gli agenti irritanti delle urine non fa che peggiorare la situazione e quindi mantenere il sederino asciutto è importante.
Nessun commento:
Posta un commento