lunedì 12 ottobre 2009

Le insidie inaspettate nascoste nel bagnetto

Questa notizia l’ho letta su Eco Mamma e ho deciso di riportarla anche qui perché l’ho trovata estremamente interessante e per certi versi sorprendente.
Sotto accusa questa volta è il tanto consigliato bagnetto del bebè.

Gulp.

Sì, avete capito bene. Proprio quel bagnetto rilassante che i pediatri ci consigliano di fare al piccolino sin dai suoi primi giorni di vita potrebbe rivelarsi una inaspettata fonte di insidie.
A noi mamme non verrebbe mai in mente di analizzare l’acqua del bagnetto di nostro figlio, ma i ricercatori dell’Università di Santiago de Compostela non si sono fermati di fronte alla vaschetta e hanno deciso di condurre un’approfondita indagine sulle sostanze contenute nell’acqua del bagnetto di bambini tra i sei mesi e i due anni utilizzando una tecnica chiamata Solid-Phase Micro Extraction (SPME).

I primi a rimanere sorpresi sono stati proprio loro: nell’acqua sono state rilevate concentrazioni decisamente elevate di sostanze potenzialmente allergeniche. I ricercatori hanno contato almeno una dozzina di molecole dannose e sei di esse erano contenute in ciascun campione di acqua esaminato.
I nomi di queste molecole con ogni probabilità non ci dicono niente, ci traggono in inganno e nella nostra mente, in una manciata di secondi, ce le fanno relegare al rango di strani ingredienti contenuti in piccole ampolline in qualche asettico laboratorio.
Cosa potremmo mai avere a che fare noi con roba come cumarina, benzil-saliciato, linalolo, idrossicitronella?
In effetti sarebbe preferibile incontrarli il meno possibile e invece pare che ogni giorno, quando ci facciamo una doccia al mattino o quando prepariamo il bagnetto per il bebè, i protagonisti siano loro.
Sono, infatti, tutte sostanze diffusamente utilizzate nelle industrie produttrici di cosmetici e detergenti soprattutto per donare a questi prodotti una intensa e piacevole profumazione.
Se non fosse che l’esposizione anche per 15 minuti a queste molecole, sia attraverso il contatto con la pelle che con l’inalazione o l’ingestione, aumenti il rischio di allergie, asma e dermatiti, soprattutto per i più piccoli.
A chi ancora non fosse riuscito a capire in che modo queste sostanze dai nomi così temibili finiscano negli innocui e rilassanti bagnetti dei nostri figli consiglio di collegarsi al sito Skin Deep Cosmetic Database e di cercare il nome del baby-detergente comunemente usato in casa propria: troverà certamente il prodotto e il punteggio ad esso assegnato a seconda della quantità di sostanze tossiche e allergeniche contenute.
Maria Llompart, autrice dello studio, ha spiegato che l’esposizione a queste molecole può aumentare il rischio che il bebè soffra di allergie e, alla luce dell’incremento significativo delle allergie che si è registrato nei paesi industrializzati negli ultimi anni, sarebbe auspicabile che i governi prendessero in considerazione questi risultati e limitassero ancor di più l’utilizzo di alcune sostanze nella produzione di prodotti per l’igiene infantile.
Image: 'Bad hair day'

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma mia! Non ti dico il nome del prodotto che uso sempre per il bagnetto e che ha beccato un punteggio rosso. e meno male che è un prodotto consigliato dai pediatri. Grazie per queste informazioni.
Flavia

MammaNews ha detto...

Ciao Flavia, onestamente anche il detergente molto blasonato che uso orgogliosamente da quando mio figlio è nato ha un punteggio non proprio edificante. cambierò certamente in favore di prodotti più naturali possibile. Grazie per essere passata da qui.

Anonimo ha detto...

in effetti a me l'acqua residua del bagnetto mi ha sempre fatto un po' schifo ;-))
a parte gli scherzi
non c'è dubbio che i prodotti per l'igiene dei bambini siano realizzati con un sacco di composti chimici e dannosi. meglio scegliere prodotti di erboristeria secondo me
Laura