La SIDS (sindrome della morte in culla) è uno spettro terribile per tutte le neomamme. Rappresenta la prima causa di morte per i piccoli da un mese a un anno, colpisce con una prevalenza leggermente maggiore i maschietti e soprattutto nel periodo due/quattro mesi.
I consigli della nonna spesso non bastano (anzi possono essere controproducenti) per ridurre i rischi della morte in culla, che resta comunque un evento assolutamente imprevedibile e del quale la scienza non è ancora riuscita a chiarire le cause.
Tuttavia qualcosa si può fare per ridurre il rischio.
Tuttavia qualcosa si può fare per ridurre il rischio.
Leggo sulla rivista ufficiale dell’Accademia Americana di Pediatria che dal 1992, anno in cui venne promossa una campagna di informazione per incoraggiare i genitori a far dormire i bambini supini e non a pancia in giù, il numero di casi di morte in culla è sceso da 4891 a 2162.
Mi sembrano numeri decisamente incoraggianti che dimostrano che non bisogna mai lasciare nulla al caso.
Sono cinque le semplici regole da seguire per ridurre quasi del 60% il rischio di morte in culla.
1) Il bimbo va messo a dormire sulla schiena. E’ praticamente il contrario di quello che si faceva fino agli anni Ottanta e che qualcuna di noi si è sentita consigliare da qualche zia di mezza età. Invece la posizione supina è la più sicura. Il bambino va sistemato su un materasso rigido, traspirante, con lenzuola di cotone e senza cuscino.
2) Attenzione alla temperatura che non deve superare i 20 gradi. Il piccolo non va coperto eccessivamente e non va avvolto nelle coperte. Tocchiamogli il collo: se è umido va alleggerito un po’, se è tiepido vuol dire che è coperto correttamente.
3) Per la stessa ragione è consigliabile non far dormire il bambino nel letto dei genitori. E non solo per la temperatura: quando il sonno si fa pesante o uno dei genitori ha alzato un po’ il gomito il rischio di soffocare il bambino aumenta.
4) Non fumare e non esporre il bambino al fumo passivo. Non è un generico consiglio ma una evidenza scientifica: alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza della SIDS nelle famiglie con fumatori è maggiore.
5) Via libera al ciuccio. Una serie di recenti ricerche ha dimostrato che offrire al bimbo il succhietto per addormentarsi riduce considerevolmente il rischio di SIDS. Non importa che poi lo perda durante la notte, la sua funzione è quella di regolare la respirazione nelle primissime fasi del sonno. Attenzione al tipo di ciuccio: deve avere la tettarella morbida ed essere conforme alle norme della Sicurezza Europea EN 1400. Se si allatta, meglio dargli il ciuccio dopo il primo mese di vita, quando l’abitudine all’allattamento è consolidata.
Su questo sito utili consigli e informazioni: http://www.antisids.it/
4 commenti:
ma che strano
giurerei che le favorevoli del co-sleeping dicono il contrario.
però non ho riferimenti precisi da dare
guarda My, le favorevoli al co-seeping hanno una parte di ragione se si parla di favorire l'allattamento al seno: dormire nel lettone permette di non doversi alzare, nè di svegliare il bambino per allattarlo e favorisce il bonding (il legame emotivo tra mamma e figlio).
Ma la questione sulla SIDS è ancora molto controversa. In realtà sono molto più numerose le ricerche che dimostrano che dormire nello stesso letto aumenta e di parecchio i rischi. Su tutti ti segnalo questo recente studio condotto nel Regno Unito (http://thescotsman.scotsman.com/uk/Don39t-sleep-alongside-baby-parents.5214938.jp) che ha scopeto come su 50 bambini vittime della SIDS 31 siano morti mentre dormivano nel lettone o sul divano. In generale le attuali linee guida pediatriche consigliano di far dormire il neonato nella sua culla accanto ai genitori, ma non insieme.
non potrei mai dormire con il piccolo nel letto: avrei troppa paura di soffocarlo o fargli male. Tra l'altro questo del farlo dormire pancia in giù è una idea che ancora resiste, appena nato mia suocera mi ripeteva questa storia di metterlo a dormire pancia sotto e io a spiegarle che non era vero. Ciao
Lucia
Lucia anche io e mio mareito non abbiamo mai provato a far dormire roby nel lettone, abbiamo sempre avuto paura. e oggi è talmente abituato a dormire da solo nel lettino che se provo, per esempio quando è malato, a mettermelo vicino pensa sia un gioco e non riesce a rilassarsi.
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