mercoledì 10 giugno 2009

Sapere il sesso del nascituro dopo sole 10 settimane...


Sesso del bambino. Sarà che chi ha subito un aborto spontaneo la vede diversamente, sarà che, anche se all’inizio quando ho saputo che era un maschio ho avuto un attimo di perplessità perché mi sono immediatamente chiesta se sarei riuscita a comunicare con un animo così diverso dal mio, ho domandato “il cuore batte?”.
Sarà…ma quando leggo di test per sapere sempre prima se sarà un maschio o una femmina mi interrogo sulla reale utilità di questi strumenti. Adesso si può acquistare online al prezzo di poco più di 34 dollari e in alcuni Paesi, come gli USA, è già in vendita questo Intelligender che svela il sesso del feto dopo sole 10 settimane dal concepimento, con una precisione che sfiora l’80%.
Si fa a casa e funziona così: le donne che aspettano una bambina presentano un ormone che, se mescolato con una sostanza chimica presente nel test, colora il campione di verde, se si aspetta un maschio si colora di arancione.
Ok. Non fa male a nessuno ma non posso fare a meno di avere la sensazione che anche la gravidanza stia diventando una frenetica corsa non si sa per dove: ma a cosa serve sapere tre settimane prima se nascerà una bambina o un maschietto? Qualcuno dirà che in fondo la curiosità è donna e che svelare l’enigma prima non toglie nulla al naturale decorso della gravidanza. Vero, ma a parte le donne che faranno questo test per pura curiosità, quanta probabilità c’è che aumenti il ricorso ad aborti selettivi?

4 commenti:

Renata ha detto...

O mio Dio, la considerazione finale è tremenda! Posso capire la curiosità ma spero ci si limiti a quello. Forunatamente non ho avuto casi di aborti, ma l'unica preoccupazione ad ogni ecografia era che fosse sano, che stesse bene e che la gravidanza si concludesse con una nascita.

mammafelice ha detto...

La probabilità che aumentino gli aborti selettivi c'è eccome, purtroppo. Magari non nella nostra cultura, ma in altre culture questo desiderio di un figlio maschio provoca ancora oggi delle brutalità assurde.

Io non sono assolutamente contraria alla scienza, e se fosse per me liberalizzerei qualunque cosa... ma su queste cose in cui la cultura e la religione possono ancora incidere a livello di sopravvivenza, credo sia meglio aspettare ancora un pochino.

MammaNews ha detto...

In Australia e negli Stati Uniti questo Intelligender sta provocando un mare di polemiche proprio per il rischio che possa essere utilizzato per fare una “selezione di genere”.
E’ vero, forse in Italia questo tema ci sfiora marginalmente perché per cultura non crediamo di avere il diritto di scegliere che figlio avere (a questo proposito scrissi qualcosa anche qui http://mammanews.blogspot.com/2009/03/alla-ricerca-del-bambino-perfetto.html) ma in altri Paesi – e non per forza in remote zone a religione islamica – il rischio non è da sottovalutare.

Marilde ha detto...

Il rischio non è da sottovalutare.

Hai perfettamente ragione.