giovedì 5 febbraio 2009

Troppa televisione da bambini, troppi fast-food da grandi


Televisione, questa nemica. Senza adottare rimedi estremi e un po’ fanatici, del tipo nessuna tv in casa, è necessario essere cauti e controllare l’utilizzo che i bambini fanno del potente mezzo, ma anche quanto tempo ci passano insieme. Leggevo di uno studio che ha dimostrato come passare cinque ore o più al giorno davanti al piccolo schermo aumenti il rischio di diventare patiti del fast-food da adolescenti, con inevitabili ripercussioni sulla forma e la salute.
Ora, prendiamola con le pinze perchè le ricerche scientifiche ormai indagano su tutto e giungono a conclusioni a volte bizzarre, ma di certo questo studio è un ottimo spunto per ribadire l’importanza di limitare l’utilizzo della televisione. La ricerca, che ha coinvolto duemila bambini, è stata pubblicata sul Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity e ha dimostrato che se un bambino va in overdose da televisione rischia, da ragazzino, di diventare un patito del jungle-food (il cibo spazzatura) tipico del fast food.
Perché? La ricercatrice che ha analizzato i dati ha spiegato che molto probabilmente la colpa (quando mai!) è della pubblicità: giovani senza un grammo di pancetta felici e biondissimi sgranocchiano continuamente snack ipercalorici, ricchi di grassi e di zuccheri, senza che la loro linea, la salute cardiovascolare e la vita sociale ne risentano in alcun modo.
A furia di vederli verrebbe la voglia di imitarli.
Appunto.

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