giovedì 22 gennaio 2009

Tempo pieno si o no?


Diciamolo alla Gelmini che l’ideale sarebbe organizzare la prima colazione in classe e poi iniziare a studiare, non prima di aver fatto un po’ di attività fisica all’aria aperta, e a pranzo tutti a casa.
Appunti su una scuola ideale che si scontrano con la dura realtà del nostro sistema scolastico - che, per inteso, per quel che riguarda la scuola primaria, è tra i migliori al mondo – scritti dal pediatra Italo Farnetani che ha recentemente condotto una ricerca tra i suoi colleghi. Il risultato è che quasi l’80% degli intervistati si dichiara contrario al tempo pieno a scuola che dovrebbe essere proprio l'ultima spiaggia: meglio che i piccoli stiano a scuola al mattino ma poi tornino a casa per trascorrere il pomeriggio con nonni, genitori, baby sitter.
Il motivo? In primis trascorrere troppe ore lontano da casa non aiuta il bambino a fissare dei veri punti di riferimento utili e alternativi alla scuola, con il risultato che aumentano stress e disagio psicologico; inoltre far stare i bambini a scuola il pomeriggio risulterebbe inutile anche a causa del complesso sistema che regola l’orologio biologico dell’organismo e che fa sì che dopo le 13 le capacità di attenzione e apprendimento calino in maniera significativa. Le ore migliori per studiare sono quelle comprese tra le 11 e le 13 e le 15 e le 17, per questo sarebbe anche meglio evitare di assegnare compiti in classe alla prima ora.
La scuola ideale? Si entra alle 8.00, si fa colazione tutti insieme, si fa un po’ di sana attività fisica in palestra o all’aria aperta e solo dopo ci si mette a lavoro.
Sembra troppo villaggio vacanze?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, troppo villaggio vacanze ma troppo bello. anche se il tempo pieno aiuta un sacco di famiglie dove le mamme lavorano, loro sì, a tempo pieno.
ciao
Daniela