martedì 7 gennaio 2014

Lettera a un figlio per questo 2014

Su L'Espresso in edicola questa settimana 14 padri illustri scrivono lettere ai propri figli per fare auguri unici e profondi per questo 2014.
Ecco un estratto della lettera scritta dal regista Martin Scorsese alla figlia Francesca


"...devi essere totalmente dedito al lavoro, che devi dare tutto te stesso e che devi proteggere quella prima scintilla che ti ha portato a fare quel film. Devi proteggerla con la tua vita. In passato, dato che fare cinema era così costoso, dovevamo combattere stanchezza e compromessi. Nel futuro, dovrai avere una tempra d’acciaio per opporti a qualcos’altro: alla tentazione di seguire la corrente come tutti e di lasciare che il tuo film stia semplicemente a galla.

Questo non vale solo per il cinema. Le scorciatoie non portano mai da nessuna parte. Non sto dicendo che tutto deve essere difficile. Sto dicendo che la voce che ti accende è la “tua” voce. La luce interiore, come dicevano i Quaccheri.

La luce sei tu. Questa è la verità
".


E questo un estratto della meravigliosa lettera scritta da Umberto Eco a suo nipote:

"volevo parlarti ....di una malattia che ha colpito la tua generazione e persino quella dei ragazzi più grandi di te, che magari vanno già all’università: la perdita della memoria. ...
Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera)....
" C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nascessi"
...."Ma perché è così importante sapere che cosa è accaduto prima? Perché molte volte quello che è accaduto prima ti spiega perché certe cose accadono oggi e in ogni caso, come per le formazioni dei calciatori, è un modo di arricchire la nostra memoria.
"Potrei continuare all’infinito, e sarebbero tutte belle avventure di ricerca. E tutto da ricordare. Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni.".


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