giovedì 6 maggio 2010

L'uovo nell'alimentazione del bambino

Tuo figlio ha dieci mesi, ha assaggiato (e mostrato di gradire o meno) tutti gli alimenti più comuni e lo svezzamento si avvia alla sua conclusione. Tra gli ultimi ingredienti da proporre l’uovo è senz’altro uno dei più preziosi alimenti che abbiamo a disposizione e va consumato un paio di volte alla settimana.

Come si inizia a introdurre l’uovo? Si va per gradi perché l’uovo è un alimento potenzialmente allergenico. Si parte con un cucchiaino del tuorlo e via via si aumenta la quantità fino a proporre anche l’albume. Le prime volte è meglio cucinarlo a la coque, ma non appena il bambino avrà mostrato di gradire e di non essere allergico, la fantasia potrà sbizzarrirsi in cucina e in tavola per farne di tutti i colori. Sode, al la coque oppure fritte: i modi più semplici e rapidi per cucinare le uova sono in genere anche i modi in cui i bambini amano mangiarle. Ma anche l’occhio vuole la sua parte e servirlo tagliato a fettine accompagnato da verdure alla julienne oppure usando tuorlo e albume per creare delle divertenti faccine nel piatto, insieme a carote e zucchine, è un ottimo modo per stimolare l’appetito e il sorriso.

Ma perché l’uovo è così prezioso? Le sue proprietà nutritive sono enormi: prima di tutto è ricco di proteine (l’albume più del tuorlo), complessivamente ne contiene circa 7 grammi, è una preziosa riserva di aminoacidi, che giocano un ruolo essenziale nella formazione dei tessuti, e di grassi monoinsaturi che fanno bene all’organismo. Inoltre l’uovo è ricco di vitamine importantissime per lo sviluppo del bambino, come l’acido folico, la vitamina A e la vitamina B6 e B12, e di altre sostanze preziose come la colina, un elemento che recenti studi confermano essere piuttosto importante per un corretto sviluppo del cervello.

Come scegliere le uova migliori? Se non si ha la fortuna di avere un parente che vive in campagna e che può procurarci uova fresche di giornata provenienti da galline coccolate nell’aia di casa, è importante saper scegliere le uova al banco del supermercato. Le uova devono essere freschissime (sono extra-fresche per nove giorni dalla data di deposizione) e l’etichetta della confezione deve riportare la data di scadenza (che è calcolata aggiungendo 28 giorni alla data di deposizione), il luogo di produzione delle uova e il tipo di mangime utilizzato. Meglio, quindi, scegliere uova di sicura produzione, provenienti da allevamenti dove si utilizzano mangimi biologici e magari di galline allevate a terra e non in batteria.

Come si legge l’etichetta dell’uovo?

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