martedì 5 maggio 2009

Latte formulato e obesità: un legame al vaglio dei ricercatori



Latte artificiale. Leggevo su un libro di pediatria che i bambini nutriti con latte formulato crescono più rapidamente rispetto agli altri, ma che questa crescita si arresta in concomitanza dell’inizio dello svezzamento e si adegua a quella standard intorno al primo anno. Tant’è che, al primo compleanno, tutti i bambini saranno più o meno uguali in termini di peso corporeo, fatte salve, naturalmente, le differenze tra bambino e bambino spesso legate a fattori come ereditarietà e struttura ossea.

Poi leggo questo studio pubblicato giorni fa sulla BBC online che dice che il latte materno contiene una quantità minore di proteine ed è per questo che i bambini nutriti con latte artificiale crescono rapidamente nei primi mesi di vita.
Lo studio ha coinvolto un migliaio di bambini e ha dimostrato che il motivo di questo repentino aumento di peso sta nella quantità di proteine contenute nel latte artificiale.
I ricercatori dell’Università di Monaco hanno coinvolto genitori di neonati di Paesi diversi (Italia Germania, Belgio, Polonia e Spagna) che sono stati seguiti sin alle prime settimane di vita. A un terzo dei bambini è stata data una formula di latte a basso contenuto di proteine (circa 2 grammi per 100 calorie), un altro terzo ha avuto un latte ricco di proteine (3-4 grammi per 100 calorie) mentre gli altri bambini sono stati nutriti con latte materno per il primo anno di vita. A tutti i bambini sono stati misurati peso, altezza, e indice di massa corporea (BMI, che calcola il rapporto tra peso e altezza) per due anni.
Ecco i risultati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition: al termine di questo biennio non si registrava nessuna differenza nell’altezza dei bambini dei tre gruppi, ma quelli nutriti con latte ad alto contenuto proteico risultavano essere più cicciotelli.
L’ipotesi dei ricercatori è che i bambini cresciuti a latte formulato sono più esposti al rischio di diventare obesi in futuro e proprio per verificare questa teoria i piccoli saranno seguiti anche nei prossimi anni.
Secondo l’autore di questa ricerca, è possibile che un’alimentazione ricca di proteine nei primi mesi di vita “insegni” all’organismo ad immagazzinare più grassi possibile; una circostanza che aumenta il rischio di sovrappeso e obesità da adulti. I ricercatori non solo hanno concluso che è importante avviare e supportare programmi di educazione e sostegno all’allattamento, ma anche sensibilizzare le aziende produttrici di latte formulato a studiare la possibilità di limitare il contenuto proteico.

Al di là dei risultati di questa ricerca, numerosi esperti intervistatati dalla BBC hanno ricordato che sin dagli anni ’70 il latte formulato viene proposto a milioni di bambini senza che alcuna evidenza scientifica abbia dimostrato che causa obesità.
E in effetti se mi guardo intorno vedo, oggi, molti bambini in sovrappeso che, a prescindere da come sono stati nutriti nei primi mesi di vita, hanno uno stile di vita sedentario e seguono una dieta ricca di grassi e zuccheri. Penso che a fare dell’obesità infantile una delle emergenze sanitarie globali del nuovo secolo sia questo tipo di abitudini.

2 commenti:

Marilde ha detto...

Sì, concordo con le tue conclusioni. Sull'alimentazione in generale mi pare ci sia ancora abbastanza il retaggio "più mangia più sta bene..." Che non è esattamente ciò che corrisponde alla realtà.

MammaNews ha detto...

sì Marilde, resta ancora molto radicata l'idea che un bambino cicciottello sia un bambino in salute. questo può essere vero per i piccoli nei primi mesi quando ancora non si può, e non si deve, pensare all'obesità, ma poi il sovrappeso va prevenuto e combattutto al più presto.