domenica 19 aprile 2009

Controllare lo sviluppo del bambino con telecamera e pc. Non è un reality



Il nostro bambino che fa i primi passi o mangia la pappa per la prima volta.
E il primo dentino, la prima parola, altezza e peso mese dopo mese.
Teniamo sotto controllo i nostri figli attraverso fotografie e video amatoriali, ma se il pediatra ci chiede se il piccolo ha imparato o meno a fissare la punta del suo dito indice la domanda ci sembra alquanto bizzarra e sotto sotto ci fa sentire genitori inadeguati.
Niente di strano: con la vita frenetica che facciamo ogni giorno non è così semplice prendere nota di ogni singolo cambiamento, eppure alcuni di questi cambiamenti possono rivelarsi molto utili per verificare il corretto sviluppo del bebè.
Per risolvere la questione alcuni ricercatori dell’università di Washington hanno messo a punto uno strumento chiamato Baby Step che consiste in un sistema integrato di telecamera e software e che è stato testato con successo su otto famiglie per un periodo di tre mesi.
Posizionando la telecamera nella stanza del piccolo, i genitori la accendono quando lo desiderano e così vengono registrati i momenti di gioco e di attività; le immagini e i filmati non costituiranno solo un album di ricordi difficilmente paragonabile a quelli tradizionali, ma verranno valutati dal software e analizzati alla luce di alcuni parametri inseriti dagli scienziati. A questo punto è il dispositivo stesso che avverte quando c’è un’anomalia che andrebbe segnalata al pediatra.
La studiosa Julie Kientz, coordinatrice l’equipe che ha realizzato il dispositivo, ha spiegato che dal primo al quinto anno di vita i genitori sono chiamati a compilare regolari questionari per descrivere le varie tappe dello sviluppo del bambino: l’incapacità del piccolo a compiere precise azioni può essere spia di un ritardo nello sviluppo del linguaggio, di difficoltà dell’udito e della vista o di autismo.
Sappiamo dalla letteratura scientifica che una quantità maggiore di dati aiuta a fare diagnosi precoci e offrire tempestivi trattamenti, ma nel mondo reale i genitori sono talmente impegnati dalla vita di tutti i giorni che difficilmente riescono a prendere nota d ogni singolo cambiamento, il Baby Step li aiuta in questo compito”, ha spiegato la Kientz.
Sembra un po’ un Grande Fratello dei piccoli.

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